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1) Dizion. 5° Ed. .
COMPIETA.
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COMPIETA.
Definiz: Sost. femm. L'ultima delle Ore canoniche, che si recita dopo il Vespro.
Quasi dies completa. –
Esempio: S. Bern. Medit. Pass. 20: Compieta si può dire, imperocchè in quella il corso del dì si compie.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 147: Che si fa per li cherici alla Prima ed alla Compieta.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 105: Si conviene.... in su l'ora della compieta andare in questo luogo.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 31: La sera, detto compieta, andò a dormire.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 45: Io mi restai per udire la lieta compieta de' frati.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 30, 90: Non più diceva vesperi e compiete.
Definiz: § I. E per il Tempo ch'ella si recita. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 107: Si vuole.... in su la compieta ritornare al modo detto.
Esempio: Grazz. Comm. 406: Voglio andarmene in casa Frosino,... e là aspettar che compieta ne venga, acciocchè la serva mi raccompagni a casa.
Esempio: E Vill. G. 422: Che ho io a fare? La padrona mi disse, che io andassi per lei a compieta, che suona ora appunto: quell'altro m'ha detto, che io non mi parta di casa.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Campana innamorata di sonare Non pur vespro e compieta.
Definiz: § II. E pel Suono delle campane, che chiama alla compieta. –
Esempio: Grazz. Comm. 389: Come tu senti compieta, vienne subito qua, acciocchè tu mi raccompagni a casa.
Definiz: § III. E usato per estensione a significare genericamente Il far della sera, La sera; più che altro nelle maniere A compieta, Fino a compieta, o simili. –
Esempio: Panzier. Tratt. 9: Onde alla compieta fece el Signore a' suoi Discepoli la cena, di sè medesimo comunicandoli.
Esempio: Capor. Rim. 58: Così diceva; ed era tuttavia Mecenate per dir fino a compieta: Ma Ottavio, sotto vel di cortesia, Per man lo prese ec.
Esempio: Vai Rim. 24: A parlar sino a compieta Di tal fior sarebbe poco; Resterebbe e muto e roco Chi nel dir mai non s'acquieta; Diverrebbe ogni poeta In lodarlo un babbuasso.
Definiz: § IV. Quindi Dall'alba a compieta, o Da mattutino fino alla compieta, trovasi usato per Tutto il giorno, Continuamente. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 11: Ma non vo' già che dall'alba a compieta Diguazzi [il poeta] ognor nell'onda caballina.
Esempio: Fag. Rim. 1, 267: Che se io avessi a' fianchi e notte e dì Una cornacchia garrula inquieta,... La qual da mattutino alla compieta Senza requie facesse un simil giuoco, Affè ch'i' andava a farmi anacoreta.
Definiz: § V. Cantare ad alcuno il vespro e la compieta, vale giocosamente Manifestare con risentimento l'animo proprio ad alcuno, a fine ch'e' si corregga d'alcun suo errore o difetto, o per altra cagione. –
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 2: Pensa Che s'abbia a dare a mangiar ciò che c'è A chi passa per via;... Ma io gli ho cantato un vespro e una compieta, In mo' ch'e' doverrà avermi inteso.
Definiz: § VI. Distinguer compieta da nona, trovasi per Aver criterio da ben distinguere le cose, Avere buon discernimento. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 27: Tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona.
Definiz: § VII. Sonar compieta innanzi nona, trovasi usato a maniera proverbiale, per Far cosa contraria all'ordinario e al conveniente, Farla a sproposito, e in modo da pentirsene. –
Esempio: Grazz. Comm. 379: Che trama è questa? io nolla (non la) intendo. Padrona, padrona, voi sonerete compieta innanzi nona. Questo omaccio del compare è di pessima natura; e da un certo tempo in qua ha messo scompiglio e discordia fra Giammatteo e la moglie.